Il Basilico

L'erba dei re

Basilico, nome scientifico Ocimum Basilicum, proviene dal greco Basilikos e significa tra altre cose “degno di re”. Gli egizi lo utilizzavano per i sacrifici agli dei, i greci per simboleggiare il lutto, i romano l’amore, i cristiani per ricordare la Crocifissione e per gli alchimisti medievali per distillare pozioni contro il Basilisco, orribile mostro che immobilizzava chi incrociava il suo sguardo.
Circa le origini si sa per certo che quattromila anni fa il basilico era coltivato in tutta l’india e apprezzato come antistress dalla medicina Ayurvedica. Fin dall’antichità le virtù terapeutiche attribuite ala basilico sono moltissime : In particolare , viene considerato un tonico molto efficace, capace di rafforzare le difese immunitarie e possiede una riconosciuta azione tonico-sedativa sul sistema nervoso.
Il medico fiammingo Van Helmont sosteneva che dal basilico, trattato senza le dovute cautele, potessero nascere gli scorpioni. Bastava per esempio lasciarlo a macerare tra due mattonelle per veder proliferare, dopo qualche giorno, i velenosi animaletti. Van Helmont era fiammingo ma riprendeva una leggenda del sud, dove in effetti è sempre stato relativamente facile (per chi li ha cercati) trovare piccoli scorpioni sotto le pietre o i mattoni abbandonati.

Morale: il basilico va trattato con delicatezza.